Maternità ?

 

Essere e diventare mamme e` davvero una cosa difficile da spiegare se non la si e` provata.

perché e` una rivoluzione copernicana che non lasciera` quasi più niente di uguale nella tua vita , che ti cambia anche i pensieri, il modo stesso di vedere la vita.

e te la mostra più bella perché più reale, più vera, con valori e priorità diverse. lungi da me fare la talebana e inneggiare alla maternità come la cosa che ogni donna deve fare. per fortuna ci sono donne che non sentono la maternità, che preferiscono accudire animali o loro stesse o solo un uomo piuttosto che fare male e infelice la madre a tutti i costi.

dico solo che e` un esperienza molto intensa e che cambia tutto. a partire dalla ricerca della maternità` o anche il rifiuto della stessa per vari e diversi motivi.

da qui il desiderio professionale e personale di indagare sulla maternità o meglio gli estremi della maternità per capire chi perché e come si cerca di avere un figlio a tutti i costi e dall`altra perché si rifiuta un figlio, perché si abortisce o si abbandono un figlio in ospedale appena lo si e` partorito.

Un desiderio che si concretizzerà in un’inchiesta televisiva…che sto realizzando e per la quale ho bisogno del contributo di mamme, non mamme, papà, uomini, nonne…che qualche pensiero su questo argomento ce l’hanno…

 

da mamma che ha partorito 6 anni fa senza grossi problemi di salute o etici e sociali e da giornalista sto vivendo intensamente questa mia ricerca e mio lavoro perché mi sembra di immedesimarmi molto in tutte le storie, le esperienze, le testimonianze che sto raccogliendo. e in mezzo a tutto questo sto cercando di capire il perché e dove sta una ragione, se una ragione c`e` o piuttosto non esiste una ragione ma una scelta dettata da tanti fattori.

 

Molte le storie, i fatti, le esperienze…e su cui rifletto, mi interrogo, mi immedesimo…

Come quello di una mamma che sola ha portato avanti una gravidenza, 9 mesi con il pancione…e in solitaria è andata a partorire con la scelta a monte di abbandonare il bambino in ospedale..perchè quel bambino è figlio della solitudine e dell’infelicità…una mamma per 9 mesi che  poi magari si pente ma non può più fare nulla per la legge italiana…che non vedrà mai il volto del suo bambino, i sorrisi, le lacrime…

Ma anche la storia di tante donne straniere ( quelle che stando ai numeri sono quelle che abortiscono di più)  che arrivano al quarto o quinto figlio e che proprio non ce la fanno economicamente parlando a mantenerne un altro…ma che magari non ci hanno pensato prima…e che magari lo vorrebbero ma il marito non intende allargare la famiglia..

o l’esperienza delle ragazzine che per un momento di amore si ritrovano con questa gravissima scelta da fare…che hanno paura, che non hanno nemmeno la testa per affrontarlo, che si ritrovano gli occhi e i giudizi addosso…che per fortuna stando a quello che ho raccolto dagli esperti sono sempre meno…perché oggi le giovanissime sono informate, conoscono i metodi contraccettivi più delle quarantenni … ragazzine che magari preferiscono andare in ospedale per farsi dare la pillola del giorno dopo…che tecnicamente non è un aborto…non sapendo se si è rimaste incinte…ma un evitare l’aborto…

o le donne che preferiscono non avere un figlio perché non ci sono tutte le condizioni necessarie…come una casa, un compagno, un lavoro, le possibilità economiche… che fanno questa scelta di campo, che antepongono magari il lavoro ad un bambino…e magari si ritrovano a 40 anni a decidere di provare per la prima volta ad avere un figlio… con tutti i rischi e le difficoltà che ne consueguono…compresa la possibilità di non riuscirci…

non è una scelta facile, è sicuramente una scelta che pesa e che rimane impressa nella mente, nel cuore e nel fisico di una donna… tante sono le donne che magari da anziane confessano un aborto che non hanno mai digerito…magari pensando a quello che poteva essere la loro vita con quel figlio mancato…

 

e dall’altra parte della barricata ci sono i medici, anche le donne e mamme medico…che in molti quasi l’800% fanno obiezione di coscienza e non praticano l’aborto…ma anche quelli che lo fanno perché medici…

non so se sia giusto giudicare o mettersi da una parte e dall’altra..perchè in tutte queste scelte c’è una vita a monte, delle difficoltà, delle tristezze anche quando magari non ci si pensa e o lo si fa per evitare un “impiccio”…

 

come non è facile entrare empaticamente e capire chi cerca la maternità a tutti i costi, invadendo il proprio fisico e la propria mente, dando la propria salute in mano ad un medico, cercando anche artificialmente una fecondazione che non arriva…sempre nei limiti di legge, ma comunque non naturale…che magari spende una fortuna per avere un bambino, per evitare la scelta anche questa difficile di un’adozione o di un affido…fortuna che magari non ha…

che attendono quella notizia che continua a non arrivare…mese dopo mese…guardando con invidia chi magari rimane incinta ma non vorrebbe quella gravidanza,…guardando l’orologico biologico e sentendosi inadeguata…

ma anche chi magari sceglie di avere un figlio nonostante la previsione di una malattia dello stesso bambino…malattia magari invalidante…previsioni di ripetuti interventi chirurgici per aiutare il bambino…. Ma anche previsioni di complicanze anche gravi per la salute della mamma in gravidanza o con il parto…e nonostante questo il desiderio di proseguire la gravidanza…anche a costo della propria vita…e una di queste storie purtroppo le mie orecchie l’hanno sentita…con la morte di una mamma preannunciata in gravidanza e intervenuta poco prima dei 9 mesi con la nascita però del bambino…quasi a voler proseguire una vita….

 

Cosa scatta nelle testa di una mamma e del relativo papà?

Come scegliere se essere mamma o se non esserlo?

Quali sofferenze, quali desideri, quali sogni?

 

A voi la parola…e le testimonianze…